Abbandonarsi alla rabbia e fare di tutta una erba un fascio risulta facile in un momento come questo. Leggere addirittura che un'assessore regionale leghista si dichiara razzista e lo dice con certa soddisfazione mi fa incazzare e non poco. Come si fa a pensare che tutti i musulmani siano uguali? Il populismo di certa parte della Lega fa venire francamente il vomito. Serve invece una azione comune da parte del mondo occidentale contro l'isis, cosa che invece continua a latitare. Serve una forte azione di intelligence tra i paesi europei che è ancora assente. Serve un esercito unico europeo. Serve una invasione di terra per distruggere finalmente l'Isis. Le bombe sganciate a caso non fanno male ai terroristi, ma solo alla inerme popolazione civile incrementando l'odio. Una situazione che fa comodo solo all'Isis. Possibile che i nostri pessimi governanti europei non lo capiscano ancora? Guardiamo poi al quadro complessivo: che politica ha la Turchia e gli amici arabi degli americani (Qatar e Arabia Saudita in primis) verso l'isis? Sono contro o sono pro per difendere i propri interessi contro i curdi i primi e contro l'Iran i secondi? Urlare e fare rumore non serve a nulla, meno che meno demonizzare tutti i musulmani. Serve invece essere inclusivi con quella parte moderata del mondo arabo. Di muri l'umanità non ha bisogno. Di ponti si. Per isolare terrorismo e fanatismo.
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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