6 AGOSTO 2016
OGGETTO: PROPOSTA PER IL RISARCIMENTO DEI VECCHI SOCI DI VENETO BANCA E BPVI
La associazione soci banche popolari venete presenta la seguente proposta per risarcire i vecchi soci.
La proposta si articola in 4 punti. Siamo disponibili ad un ampio e serio confronto con le direzioni delle due banche per trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti in questione.
1) creazione di una struttura interna ad hoc per ciascuna banca per il recupero dei crediti. Alla stessa andrebbero trasferiti tutti i crediti in sofferenza.
Le banche emetterebbero obbligazioni riservate ai vecchi soci ( a costo 0 e pari al valore delle azioni possedute o una quota di esse ). Le strutture utilizzerebbero, dopo opportuno training, personale interno che altrimenti sarebbe licenziato ( per esuberi );
2) creazione di due appositi fondi per i vecchi soci che si alimenti con i proventi del recupero crediti ( i fondi alimenterebbero le obbligazioni a scadenza 5-10-15-20anni ).
Le obbligazioni possono essere garantite dallo stato tramite meccanismo del GACS già esistente, sono quotate sul mercato secondario con la conseguente liquidabilità in ogni momento delle stesse. La cedola sarebbe variabile e crescente con il tempo (step-up).
Una quota del recupero va alla banca il resto e cioè quello che non pagherebbe il mercato ( oggi le sofferenze sono vendute al 17-18% del valore facciale ) va ai due fondi;
3) destinazione di non meno del 50% dei futuri utili delle due banche ai vecchi soci per un periodo di almeno 5 esercizi;
4) nullità di tutte le operazioni baciate con conseguente annullamento degli ordini di acquisto azioni e annullamento dei relativi finanziamenti.
Il
fondo andrebbe a risarcire in via principale i soci che hanno
acquistato, con denaro proprio, azioni dal 2006 in poi ( si tratta di
75.000.000 di azioni per
quanto riguarda Veneto Banca),
in forma graduale e in rapporto al valore di acquisto. Tale rimborso
potrebbe
coprire
fino ad un ammontare medio di euro 20 per azione.(
Veneto Banca, ipotizzando
un valore di recupero dei crediti in sofferenza pari a 7,5 miliardi
al 40% di cui il 20 %potrebbe andare ai vecchi soci)
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