Passa ai contenuti principali

E se fallissero che accadrebbe?

Ma che accadrebbe se davvero VB e BPVicenza fallissero facendo scattare il famigerato bail-in?
Innanzitutto le azioni che già valgono zero, ma magari in futuro potrebbero valere qualcosa, non varrebbero per sempre più nulla. Poi le obbligazioni diventerebbero carta straccia almeno le subordinate. Si tratta comunque di danni relativi. Le subordinate delle due banche assommano infatti a 1,2 miliardi.
Poi perderebbero subito il posto 11.000 persone. Anche questo sarebbe un danno ma ancora relativo (soprattutto per i soci azzerati incazzati con i dipendenti delle due banche).
Il vero danno riguarda gli i prestiti e i finanziamenti soprattutto per le imprese che non esisterebbero più fallendo le due banche. Un problema per quelle imprese che utilizzano fidi e finanziamenti di cassa o di altro tipo per la gestione ordinario delle loro attività.
Con il fallimento delle due banche dovrebbero trovare in tempi rapidi altre banche disposte a finanziarli.
Infine le conseguenze sarebbero devastanti e qui veniamo al punto più dolente per il sistema bancario italiano perchè sarebbero carta straccia i prestiti fatti alle due ex popolari dalle altre banche e da parte della BCE. Non credo si arriverà a tanto.
In queste settimane questo spauracchio è agitato per far firmare la transazione ai vecchi soci.
Altro problema è la ricapitalizzazione preventiva da parte dello Stato (5 miliardi almeno) che trova delle resistenze in sede europea. Bruxelles infatti non vuole che questo aumento serva per coprire accantonamenti su perdite o su crediti in sofferenza. Ma serva solo per investimenti e rilancio delle due banche (fuse). Vedremo.
Forse la unica soluzione per quadrare il cerchio sarebbe quella, dopo aver chiuso la transazione con i vecchi soci, fare l'aumento di capitale, creando allo stesso tempo sul modello di Banca Etruria e le altre 3 banche 4 bad banks dove far confluire tutti i crediti in sofferenza. Serve però anche in questo caso un importante apporto di capitale che il fondo interbancario non sembra disposto a mettere.
La soluzione alla fine sarà politica e ne sono certo si troverà nell'interesse di tutti.
Nessuno ha interesse a far saltare le due ex popolari men che meno il sistema finanziario che ricordo ha già messo 3,5 miliardi. Ma si sa il sistema ricorre tante volte alla paura pur di salvare la baracca.

Commenti

Post popolari in questo blog

De Luca impresentabile: chi lo ha eletto cosa è?

La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica   la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che   De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non  si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico?  De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,