Oggi leggo che un bravo imprenditore che conosco personalmente, Francesco Biasion, titolare della Bifrangi, con sedi a Mussolente, negli Usa e in Inghilterra, ha deciso di spostare la produzione in Austria. Lentamente chiuderà il suo stabilimento di Mussolente e se ne andrà. L'ennesimo. La emorragia non si ferma nella indifferenza generale della classe politica, dei burocrati, delle associazioni di categoria. Il belpaese, anzi brutto, non sembra in grado di reagire al proprio inarrestabile declino. E non sembra neppure avere gli anticorpi adatti ad innescare una reazione forte. Che fare? Non resta altro che la fuga come dice Biasion? Perchè siamo giunti a questa terribile situazione? Che soluzioni ci sono? Che futuro ha l'Italia?
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...

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