Oggi leggo che un bravo imprenditore che conosco personalmente, Francesco Biasion, titolare della Bifrangi, con sedi a Mussolente, negli Usa e in Inghilterra, ha deciso di spostare la produzione in Austria. Lentamente chiuderà il suo stabilimento di Mussolente e se ne andrà. L'ennesimo. La emorragia non si ferma nella indifferenza generale della classe politica, dei burocrati, delle associazioni di categoria. Il belpaese, anzi brutto, non sembra in grado di reagire al proprio inarrestabile declino. E non sembra neppure avere gli anticorpi adatti ad innescare una reazione forte. Che fare? Non resta altro che la fuga come dice Biasion? Perchè siamo giunti a questa terribile situazione? Che soluzioni ci sono? Che futuro ha l'Italia?
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...
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