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Grandi soci Veneto Banca: pronti per l'aumento di capitale. Pronti anche a restituire i crediti in sofferenza?

Secondo il prof. Loris Tosi, azionista di Veneto Banca nonchè consigliere della associazione Per Veneto Banca, la cordata dei grandi soci è pronta per l'aumento di capitale di Veneto Banca. Secondo Tosi ci sono le condizioni per affrontare con successo l'aumento di capitale. Almeno la volontà c'è ma i soldi? Forse. Ma non vi è ad oggi alcuna certezza che la cordata dei grandi soci, che rappresentano circa l'8-10% del capitale della banca di Montebelluna, sia in grado di rastrellare i 250 milioni di euro necessari per assicurare il flottante minimo per la quotazione in borsa. Per ora Tosi assicura che sono pronti ad assistere chi ha bisogno per effettuare l'aumento di capitale che partirà l'8 giugno e durerà tre settimane circa.

L'adesione dei grandi soci all'aumento potrebbe però cambiare quello che a molti appare già come un copione già scritto come accaduto alla cugina di Vicenza incapace di sbarcare in borsa a causa della mancanza di adesioni da parte dei soci. Nel corso dell'assemblea di ieri di Per Veneto Banca, alcuni imprenditori si sarebbero detti disponibili a intervenire sull'inoptato su cui già c'è la garanzia del fondo Atlante (proprietario al 99,3% di BPVi) gestito da Quaestio sgr. Resta da capire se la dichiarazione di intenti dei grandi soci si tradurrà in un'iniziativa concreta. 

Personalmente credo che imprenditori già indebitati abbiano una certa difficoltà a reperire in tempi così rapidi somme così importanti. Credo che sia  una manifestazione di buona volontà piu' che una reale capacità di partecipare con 250 milioni all'operazione.
Inoltre, se corrisponde al vero quanto dichiarato durante la assemblea di Veneto Banca del 5 maggio scorso dall'ex presidente Bolla, i grandi soci presenti nella associazione Per Veneto Banca hanno una complessiva esposizione debitoria verso l'istituto pari a 900 milioni di euro di cui quasi 400 in sofferenza. Se non sono in grado di restituire il denaro ricevuto in prestito come possono pensare di sottoscrivere nuove azioni per un importo pari ad almeno 250 milioni?
Attendiamo ancora da Bruno Zago, presidente di Per Veneto Banca, una risposta alla nostra richiesta di chiarimenti in merito ai debiti complessivi dei grandi soci verso Veneto Banca. Sarebbe necessario farlo per una questione di doverosa trasparenza verso tutti i soci grandi e piccoli e verso il mercato. 

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