Passa ai contenuti principali

Popolari Venete: la unica via possibile per recuperare rapidamente i soldi persi

Dopo aver sentito tante chiacchere, tanti discorsi da bar, tante promesse fasulle di tavoli e conciliazioni, tante azioni legali di dubbia praticabilità suggeriamo ai soci la unica via possibile per recuperare i soldi investiti nelle azioni delle Popolari : ricorrere al nuovo arbitro per le controversie finanziarie presso la Consob.
Per maggiori dettagli leggete qui.

Il nuovo arbitro puo' risolvere controversie fino a 500.000 euro, non costa nulla (a parte l'eventuale ricorso ad un avvocato per preparare una memoria) e decide se accogliere o meno il reclamo entro 90 giorni. Il reclamo va inviato in via telematica. La banca è obbligata a sottostare alla decisione del risparmiatore mentre questi puo' decidere o meno se accettare. Nel caso di accettazione la controversia si chiude in forma exragiudiziale con contestuale rinuncia da parte del risparmiatore a qualsiasi azione legale contro la banca. 
Il risparmiatore puo' decidere di adire all'arbitro per controversie riguardanti titoli acquistati negli ultimi dieci anni cioè dal 2006 in avanti. Per titoli acquistati precedentemente scatta la prescrizione.

La associazione soci banche popolari venete attiverà a breve degli sportelli di assistenza per i soci sul territorio a Bassano, Castelfranco e Treviso, assistendo con il suo staff legale, tutti coloro che intenderanno attivare la procedura che inizierà ad operare dopo l'estate. Ci attendiamo quindi le prime sentenze entro la fine dell'anno.
Per attivare la procedura è necessario inviare formale lettera di messa in mora alla banca, interrompendo la prescrizione. La associazione è a disposizione per fornire la assistenza necessaria per predisporre la lettera e analizzare le singole posizioni dei soci in base alla documentazione.

Per maggiori info non esitate a scriverci: info@assopopolarivenete.it.

Commenti

Post popolari in questo blog

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...