Passa ai contenuti principali

Alcune domande per Veneto Banca

Leggiamo oggi che il cda di Veneto Banca ha deciso di convocare la assemblea di approvazione del bilancio per il 5 maggio. Dalla stessa banca apprendiamo che durante la assemblea verranno rinnovati i vertici aziendali. La quotazione in borsa e l'aumento di capitale avverranno entro la prima metà di giugno. Questa tempistica diverge e di parecchio rispetto a quella che era stata resa nota in dicembre durante la assemblea di trasformazione della banca da cooperativa a spa, con contestuale delibera di quotazione in borsa e aumento di capitale da 1 miliardo. In dicembre era stato detto che Veneto Banca sarebbe andata in borsa entro aprile e che solo successivamente sarebbe stata convocata la assemblea per la approvazione del bilancio e la nomina del nuovo cda che avrebbe, ovviamente, riflettuto il peso nell'azionariato dei nuovi soci. Tutto questo ci era stato confermato nell'incontro avvenuto il giorno 8 febbraio con il vicedirettore Barbisan, avvertendo che questa tempistica era stata imposta dalla BCE.

A questo punto poniamo al cda di Veneto Banca alcune domande:

1) come mai questo ritardo nella quotazione? Ha forse a che fare con la situazione non favorevole delle borse e con il crollo nella quotazione delle banche a piazza Affari?
2) come mai si parla di rinnovo del cda già nella assemblea del 5 maggio a quotazione non ancora avvenuta e quindi senza conoscere il peso dei nuovi soci nell'azionariato della banca?
Non sarebbe piu' logico rinnovare il cda una volta quotata la banca coem farà BPVi? Oppure questa logica sottende alla possibile nomina nel nuovo cda di uno o due esponenti della associazione dei "grandi"soci Per Veneto Banca, per indurli a partecipare all'aumento di capitale? Che senso ha rinnovare a maggio il cda quando i nuovi soci dopo la quotazione forse ne nomineranno uno nuovo?

Ci pare che vi sia una grande confusione su Veneto Banca (ma anche su BPVi) e non vorremmo che questo ritardo nella quotazione fosse dovuto alla aggregazione che andrà a breve probabilmente in porto tra BPM e Banco Popolare. Una aggregazione che sta sollevando parecchie perplessità nella BCE e che forse comporterà l'ennesimo aumento di capitale pare da 2 miliardi.

Vista la situazione non era forse meglio, come da noi suggerito e chiesto più volte ai vertici di Veneto Banca, rinviare la quotazione e l'aumento a ottobre una volta digerito dal mercato il probabile aumento di capitale BPM-BP? Quotarsi in aprile o giugno poco cambia e su questo credo che la BCE, vero arbitro della situazione, se opportunamente sollecitata, avrebbe potuto avviare una riflessione rinviando il tutto di qualche mese, consentendo di esordire in borsa alle due Popolari in un momento meno tragico. In questo modo invece si rischiano di favorire ancora di piu' gli speculatori che compreranno per un tozzo di pane i nostri istituti. 
Vorremmo da risparmiatori capire una volta per tutte di quanto capitale hanno bisogno le banche italiane per rispettare i coefficenti imposti dalla BCE. A questo punto ci sembra doveroso finirla con i giochini e le chiacchere. Tanto il nostro sistema bancario NON E' SOLIDO. 
A QUANDO LA VERITA'? DA CITTADINI E RISPARMIATORI ESIGIAMO LA VERITA' DAL GOVERNO E DALLA BCE.

Commenti

Post popolari in questo blog

#Zonindimettiti

Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...