Passa ai contenuti principali

Operazione verità su Veneto Banca e Popolare di Vicenza

Ieri sera a Treviso ho partecipato a un incontro pubblico sul tema delle Popolari Venete.
Ringrazio l'avvocato Polato di Adusbef, il quale ha fatto chiarezza sul tema delle possibili azioni che i soci possono intentare contro le banche. L'avvocato ha finalmente messo un po' di ordine tra le troppe idee e iniziative che i suoi colleghi propongono ai soci, molti dei quali sono disorientati. E' il momento di fare chiarezza su ciò che è possibile (e non è possibile) fare contro le due ex-popolari per tentare di recuperare, almeno in parte, il denaro investito.

Le azioni che si possono fare sono di natura penalistica e civilistica.
La strada penalistica prevede che il socio presenti un esposto in procura. La azione spetta al giudice ,sarà cioè la magistratura che dovrà di sua iniziatiava decidere se rinviare a giudizio le parti (gli ex vertici delle banche, i sindaci, le società di revisione). Il socio dovrà costituirsi parte civile nel processo e se la sua richiesta sarà accolta verrà deciso il pagamento a suo favore di una provvisionale, cioè di una cifra che sarà tecnicamente un acconto di quanto gli spetterà. La somma definitiva verrà decisa e liquidata alla fine del procedimento al terzo grado di giudizio. 
Attenzione: la cifra sarà un risarcimento e quindi non sarà mai il rimborso di quanto investito.

Due elementi sono ad oggi incerti :
1) se le parti verranno rinviate a giudizio
2) l'ammontare del risarcimento che sarà comunque una frazione dell'investimento e mai la cifra completa

La strada civilistica si può percorrere richiedendo la nullità o annullabilità del contratto di acquisto delle azioni delle due banche in base a:
1) dichiarazione Mifid non congruente rispetto al profilo di rischio del cliente.
In tal caso si può richiedere la nullità del contratto di acquisto delle azioni e con ciò l'integrale rimborso di quanto investito maggiorato degli interessi legali. La relativa azione non si prescrive ma dato che la normativa Mifid si applica dal 2007, si può considerare che le azioni comperate prima di tale data non rientrino nell'ambito di applicazione;
2) in base al t.u.f.,la normativa riguardante gli strumenti complessi come le azioni illiquide dei due istituti e la giurisprudenza che prevede che un risparmiatore non possa mai investire più del 30% del proprio portafoglio nello stesso titolo. In molti casi tale limite è stato ampiamente superato. In tal caso la azione civile si prescrive entro 10 anni. Quindi tale azione potrà essere esercitata per le azioni acquistate dal marzo 2006 ad oggi.

Da questo breve quadro emerge come la azione civile, seppure piu' lunga e costosa di quella penale, possa garantire un maggior ristoro del danno subito dal socio-investitore.
Ho voluto tornare ancora una volta su questo tema per evitare che alcuni soci si possano illudere sulle soluzioni facili e rapide di rimborso prospettate da alcuni e che forse alla luce di quanto detto si potrebbero rivelare non così efficaci.
Per ogni dubbio scrivete a celotto@assopopolarivenete.it. La associazione soci banche popolari venete organizzerà per aprile, a ridosso della quotazione in borsa di Veneto banca e Popolare di Vicenza, una serata dedicata ad una operazione verità sul tema azioni legali e borsa per tentare di chiarire i dubbi dei tanti soci.

Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...