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Non valida la clausola zero per contratti di mutuo in Spagna. Potenziale beneficio per i mutuatari italiani?

Il tribunale supremo spagnolo ha deciso in questi giorni che è retroattiva la non validità della clausola zero sui contratti di mutuo immobiliare in corso (o anche su quelli già estinti). Significa che un cliente che abbia sottoscritto un contratto di mutuo con una entità bancaria ha diritto a un rimborso nel caso in cui sia previsto nello stesso che il tasso di interesse applicato a un mutuo non possa essere mai inferiore a zero o allo spread applicato all'euroribor.

Facciamo un esempio pratico per capire meglio: se un cliente ha un mutuo a tasso variabile legato all'andamento dell'euroribor, generalmente a 6 mesi, più uno spread dell'1% oggi pagherebbe un interesse dello 0,8% circa. Questo perchè 1%+ -0,20% = 0,80%.

Le banche spagnole hanno inserito nei contratti di mutuo la cosiddetta clausola zero che significa che l'interesse non può mai essere inferiore allo spread e cioè che nel caso in cui il parametro per calcolare il tasso effettivo sia -0,2% diventi comunque 0. Questo ovviamente comporta un danno per il cliente perchè la rata del mutuo è più bassa nel caso della applicazione allo spread di un valore negativo.
La sentenza di questi giorni del supremo spagnolo accoglie una sentenza di dicembre 2016 del tribunale di giustizia europeo che ha dichiarato nulla la clausola con l'obbligo di integrale restituzione da parte delle banche di quanto dovuto a partire dal 2009, anno in cui si sono cominciati a concludere contratti con la clausola zero.
Anche in Italia le banche hanno fatto sottoscrivere tali clausole sui contratti di mutuo che a questo punto devono considerarsi nulle. Dato l'intervento della giustizia europea in tale ambito svolgerò degli accurati approfondimenti per capire l'impatto di tale misura sui contratti di mutuo sottoscritti in Italia dal 2009 in poi. A presto aggiornamenti in merito.

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