Ad inizio marzo dovrebbe esserci un aggiornamento del programma di quantitative easing e forse la BCE aumenterà la stampa di nuova moneta. Servirà questa misura a salvare le banche e l'economia in generale da una crisi che sembra non finire mai? Difficile; oggi le banche vanno male fondamentalmente per due ragioni :
1) da un lato hanno prestato denaro in passato a soggetti e imprese che non hanno la capacità, a causa della crisi, di restituirli;
2) dall'altro hanno sempre maggiori difficoltà a prestare denaro temendo che i clienti non siano in grado di restituire i prestiti.
Si tratta del fenomeno del credit crunch. Appare arduo credere che si riesca ad uscire da questo circolo vizioso con la semplice stampa di nuova moneta, incrementando ulteriormente il livello del quantitative easing fissato oggi in 60 miliardi al mese. Serve invece un piano EUROPEO, non solo italiano, per il rilancio complessivo delle banche continentali, tutte afflitte da gravi problemi di bilancio con un vertiginoso aumento delle sofferenze. Non solo in Italia ma anche in Spagna, Inghilterra, Germania (basti ricordare il caso Deutsche Bank). Serve un piano europeo per togliere le sofferenze dal sistema bancario oppure le banche non ripartiranno più perchè gli interessi sono pari a zero e con essi i margini e diventa problematico fare nuovo credito in queste condizioni. In Italia esiste poi il problema della difficile escussione delle garanzie soprattutto se si tratta di garanzie immobiliari. Servirebbe un provvedimento che rendesse più agevole e rapida la vendita di immobili oggetto di pignoramento. Senza un piano di rilancio globale difficilmente le banche torneranno a fare utili significativi. E senza credito purtroppo l'Europa non potrà ripartire.
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