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Le cifre dell'esproprio ai danni del nostro territorio di cui nessuno ha il coraggio di parlare


Le azioni Veneto Banca valevano nel 2013 40.75 euro ad azione Oggi il prezzo di recesso è fissato in 7,30 euro. Meno 81% e perdita di 3.350 milioni di euro.

Le azioni di BPVi valevano 62,5 euro. Il prezzo di recesso sarà fissato probabilmente intorno ai 10 euro.
Perdita di 5250 milioni. Sono perdite teoriche per carità non sappiamo come andrà in borsa ma il risultato sarà vicino a questo. Una tremenda perdita pari a 8600 milioni. 8600 milioni sono il 12,2% del pil del Veneto pari a 70.000 milioni.

Un disastro di cui nessuno porta le cifre si abbatterà sul nostro territorio.I soci sono 205.000 di cui 117.000 in BPVi e 88.000 in Veneto Banca. Ogni socio della BPVi avrà quindi una perdita pari a 44871 euro. Ogni socio di Veneto Banca avrà invece una perdita pari a 38068 euro.

Il disastro di Banca Etruria e delle 3 altre piccole banche è pari a 330 milioni di bond subordinati e 190 milioni di valore delle azioni andati in fumo. Totale 520 milioni. Una bazzecola in confronto al disastro veneto.
Perchè la stampa, i partiti di governo, le organizzazioni imprenditoriali non cominciano a dire chiaramente quanto ci costerà in termini sociali questa Lehman Brother's alla Veneta? Si tratta di una gravissima emergenza sociale di cui forse i veneti non hanno coscienza.
I soliti polentoni bauchi?

RINVIAMO LA ASSEMBLEA DEL 19 DICEMBRE, FACCIAMO CHIAREZZA CON DEGLI ESPERTI INDIPENDENTI SUI CONTI E SULLE PERDITE REALI DI VENETO BANCA, NOMINIAMO UN NUOVO CDA DISCONTINUO RISPETTO ALLA GESTIONE CONSOLI-TRINCA, DICIAMO NO ALLA SPA.  Non si può consegnare alla borsa una banca nel peggior momento della sua vita aziendale solo per favorire pochi speculatori che si ingrasseranno sulle spalle dei soci e del nostro territorio.


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