Dopo lo scoppio dell'affaire Veneto Banca mi chiedo che fine ha fatto la Lega del territorio, la Lega dei veneti duri e puri. Quella Lega che attraverso Luca Zaia promuoveva ancora pochi mesi fa e nonostante la evidenza dei fatti, la grande banca del nord est, un pateracchio nel quale secondo il governatore leghista avrebbero dovuto fondersi due anatre zoppe, due banche semi-fallite. Assurdo! Quella Lega che in venti anni non ha portato nulla di buono al Veneto, dovrebbe andarsi a nascondere e con lei i suoi capi, Zaia e Salvini. Le banche del nostro territorio quelle che dovevano essere vicine e appoggiare i nostri imprenditori li hanno invece munti, svuotati. Hanno sottratto loro importanti risorse finanziarie facendo pagare loro azioni che valgono si e no 5-7 euro, 40 euro o più come nel caso di BPVi. Il conto per il nostro territorio è un salasso pari a circa 8-9 miliardi o forse di più evaporati dopo il collasso nella quotazione delle due Popolari. In confronto Banca Etruria e c. sono una bazzecola.
Per non parlare dei famigerati project finansing alla veneta con i quali il governatore leghista e la sua giunta ci hanno propinato Superstrade Pedemontane e altre bellezze che oltre a creare altri debiti occulti stanno massacrando l'ambiente e il paesaggio. Ma la Lega dei Veneti e dei territori non è ancora contenta e nonostante tutto continua a difendere i famelici appetiti di alcuni gruppi interessati a tutto meno che al bene del popolo veneto. Un popolo che farebbe bene a svegliarsi e togliersi la benda che ne offusca da troppo la vista e ne ottenebra i sensi. La Lega in 20 anni o più di vita non ha fatto e non farà nulla per noi veneti. Salvo chiederci il voto e prendersi dei comodi e ben pagati posti in consiglio regionale o in Parlamento. O magari vietare (sigh!) il burka in Veneto o urlare contro gli immigrati sporchi e pidocchiosi. Una classe dirigente leghista non all'altezza, incapace di difendere gli interessi della nostra regione. Veneti sveglia!
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