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Due riforme urgenti

L'Italia senza riforme vere non potrà mai piu' tentare di risollevare la propria economia.
Due in particolare sono quelle che ritengo essenziali e non piu' rinviabili:

1) riforma della giustizia civile e penale. I processi si devono celebrare in tempi rapidi e le sentenze devono essere certe. O si aumenta il personale per arrivare al piu' presto ai processi o si aumenta la prescrizione arrivando a raddoppiarla.
Non è piu' possibile rinviare la riforma. Altrimenti ci ritroveremo con altri scandali finanziari e di corruzione. Infatti se chi delinque sa che la farà comunque franca, lo continuerà a fare. All'infinito.
I delinquenti devono sapere di andare in galera e devono essere certi di ricevere la giusta condanna.
Se invece il sistema continuerà così come è oggi si inizieranno processi che mai arriveranno a sentenza. I partiti ci sentono poco da questo punto di vista perchè il loro interesse è mantenere tutto come oggi, tenendo in piedi un sistema di clientele e ruberie a danno della collettività;

2) riforma del sistema previdenziale e pensionistico. L'Italia ha una spesa pensionistica e previdenziale gigantesca pari a circa 250 miliardi ( 30% della spesa pubblica totale già gigantesca). La tendenza è per un continuo aumento di tale voce anche in considerazione dell'aumento dell'età media della popolazione.
Vanno inseriti dei correttivi per ridurre la spesa pensionistica e destinarla al taglio della tassazione complessiva. Servono non meno di 50 miliardi da destinare al taglio delle tasse per le imprese soprattutto le piccole e medie imprese (sono circa 140.000). Senza il rilancio delle piccole imprese non potrà esserci rilancio della economia. Ricordo che le piccole imprese sono il 95% del totale in Italia, impiegano il 40% della forza lavoro e subiscono un livello altissimo di tassazione pari al 60,9% (total tax rate).

Senza infine il recupero della enorme evasione fiscale pari a 300 miliardi circa non riusciremo mai a far ripartire il paese.
Vedremo se il governo intende procedere in questo senso anche se i segnali che vedo non sono per niente incoraggianti. Servirebbe un nuovo approccio o forse una nuova mentalità e cultura.
Ci riuscieremo mai? Ho dei seri e fondati dubbi.

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