Una delle questioni che porremo alla attenzione della prossima assemblea di Veneto Banca è quella dei tavoli di conciliazione con i soci promessi da Bolla (presidente di VB ). Detti tavoli dovrebbero proporre, in forma extragiudiziale, delle somme a ristoro dei danni subiti dai soci dopo il crollo delle azioni della popolare di Montebelluna. A me sembra una mossa di marketing piu' che una possibilità . Mi chiedo infatti che concreta proposta potrà fare la banca ai soci. Una banca che non ha soldi non potrà proporre al massimo che elemosine. Senza contare che ai famosi tavoli la banca intende convocare le associazioni dei consumatori, escludendo di fatto quelle dei soci. Una esclusione illogica e assurda. Perchè convocare solo le associazioni dei consumatori obbligando i soci ad iscriversi a tali associazioni?
In assemblea il 5 maggio porremo queste due domande a Bolla:
1) quanto intende offrire in media ai soci? Di quanto denaro dispone globalmente la banca per questa operazione?
2) come mai la convocazione è rivolta solo alle associazioni dei consumatori e non invece anche a quelle dei soci?
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