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La posizione di Assopopolari rispetto ai punti all'odg della assemblea di Veneto Banca

Questa la nostra posizione in merito ai punti all'ordine del giorno della assemblea di Veneto Banca di domani

1) Bilancio 2015
Il bilancio 2015 contiene diversi elementi dubbi ma uno su tutti ci lascia profondamente perplessi.
Le sofferenze lorde sono ancora elevate e pari a 5 miliardi: quando verranno spesate? A quanto?
Il coverage dei crediti deteriorati di Vb è il piu' basso tra le maggiori banche italiane.( 38% contro una media del 45%). La banca ha un pessimo Texas Ratio (rapporto tra crediti deteriorati lordi e patrimonio tangibile più accantonamenti) pari al 225,7% (media di sistema 159,1%), secondo solo a MPS. Questo comporta che nei prossimi anni si dovranno fare ulteriori pesanti svalutazioni appesantendo il bilancio, vanificando almeno parzialmente l'aumento di capitale da un miliardo per cui il patrimonio netto tangibile della stessa è già oggi inferiore all'aumento di un miliardo.
Come mai la copertura dei crediti deteriorati è così bassa? Forse solo per presentare un bilancio meno brutto in vista della borsa?
In merito alle sofferenze chiediamo se e quanti crediti siano stati concessi agli attuali e ai precedenti amministratori della banca e a chi siano stati concessi crediti rilevanti ( oltre 500.000 euro), soprattutto ai primi 1000 soci della banca. A fronte di quali garanzie e a che condizioni sono stati concessi tali rilevanti finanziamenti? Esigiamo su questo punto una azione di assoluta trasparenza e una immediata informativa da parte dell'attuale management. In futuro non dovranno piu' essere concessi crediti ai membri del cda.
Infine come è la situazione dei crediti in sofferenza delle consociate estere? Quanti finanziamenti rilevanti sono stati concessi a società riconducibili a imprenditori italiani?

2) elezione nuovo cda.
Allo stato attuale non ci è possibile indicare il voto per nessuna delle due liste. Quella che fa capo all'attuale cda non ha presentato un credibile piano industriale ed è ancora in parte eredità della gestione Consoli.
Quella presentata dalla cordata avversaria non ha presentato ad oggi alcun piano industriale ed è portatrice di un macroscopico conflitto di interessi essendo legata a gruppi che hanno crediti con l'istituto in sofferenza per 400 milioni circa. Non sono quindi liberi e indipendenti e ci chiediamo quando intendano restituire questi ingenti finanziamenti ricevuti a fronte della sottoscrizione di importanti quote della banca oggi pesantemente svalutate. A che condizioni hanno ricevuto questi finanziamenti? A fronte di quali garanzie? Come mai non hanno sentito, per una questione di doverosa trasparenza, la necessità di informare la assemblea dei soci in merito a questa situazione di conflitto?

Per queste ragioni proponiamo lo stop immediato alla quotazione di borsa e la sottoscrizione dell' aumento di capitale da parte del fondo Atlante con contestuale nomina di un nuovo cda interamente rinnovato che metta sul mercato la banca, attraverso una ipo, dopo il completo risanamento della stessa in un arco temporale di 18-24 mesi. Non ci sono le condizioni per la quotazione memori anche di quanto avvenuto con la fallita IPO della Banca Popolare di Vicenza. Chi sottoscriverebbe in queste condizioni il 25% dell'aumento di capitale, pari a 250 milioni, necessario per assicurare il flottante minimo per dare il via libera alla quotazione? Nessuno o quasi.

3) emolumenti dei membri del cda.
Come è possibile che una banca sostanzialmente quasi fallita paghi al proprio amministratore delegato Carrus 1,2 milioni di euro all'anno di stipendio?
Se il compenso è in linea con il mercato non lo è di certo la performance della banca per gli azionisti.
Il nuovo cda dovrà quindi accontentarsi di un compenso in linea con la situazione attuale della banca.
Un generoso piano di stock option legato ai risultati e agli obiettivi raggiunti, non automatici compensi non in linea con la redditività della banca.
Se chi gestisce è bravo la azione ricevuta in compenso aumenterà di valore. Altrimenti resterà come i soci con un pugno di mosche

4) azione di responsabilità contro i vecchi vertici:
si, subito e senza indugi.

Chiediamo inoltre un confronto chiaro e immediato in merito a:

1) tavoli di conciliazione promessi da Bolla: quanto prevede la banca di destinare per chiudere le controversie con i soci? Che tipologia di soci prevede di rimborsare? Perchè riservare i tavoli solo alle associazioni dei consumatori e non anche a quelle dei soci? Ci attendiamo la convocazione di tutte le associazioni dei soci per coinvolgere il maggiore numero possibile dei soci e non solo una parte

2) come intende procedere la banca con i soci autofinanziati ?( soci che hanno ricevuto finanziamenti per l'acquisto di azioni che adesso valgono quasi zero e controgarantivano i finanziamenti)

3) dismissioni partecipazioni rilevanti in BIM e vendita consociate estere
A che punto sono le trattative? Quanto si pensa di realizzare da tali dismissioni e in che tempi?



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