Passa ai contenuti principali

La Francia arde e noi....


In Francia, nonostante la squallida e lurida stampa nazionale faccia finta di nulla, stanno bloccando il paese per protestare contro la riforma del lavoro. In Francia fanno valere i loro diritti: quando si sciopera lo si fa per davvero e si ottengono risultati. Da noi si fa finta da buoni itaglioti cialtroni, rivoluzionari da bar e ombrete. Da noi non accade mai nulla. La stampa dorme, la opinione pubblica è apatica si ci azzuffa per cose minori come la espulsione di Pizzarotti o pseudo invasioni di stranieri inventate dal buon Salvini pur di raccattare qualche voto. Ma mai si parla e si fa informazione su quello che accade veramente  nel mondo, di cui l'itaglietta è in fondo una piccola e insignificante colonia (salvo forse per la posizione geografica che tanto interessa agli americani che infatti stanno attenti a non farci debordare troppo come uno scolaretto indisciplinato che ha bisogno di essere sculacciato di tanto in tanto). E' possibile che qui non si riesca a parlare mai di progetti, di Politica, di piani di sviluppo? E' possibile che questa itaglietta sia solo capace di ruttare puttanate anzichè partorire lo straccio di 4 dico 4 idee e proposte?
La attuale situazione dell'itaglia che dorme è dovuta a una società civile eticamente compromessa, culturalmente inesistente, politicamente morta, sfacciatamente individualista e opportunisticamente campanilista.
Basta vedere la classe politica che abbiamo specchio fedele di una società civile che continua a delegare ad altri la soluzione dei problemi anzichè cercare di rendersi responsabile e consapevole. Una itaglietta  immatura e incapace di fare fronte alle proprie responsabilità e che non puo' che produrre leaders (mi fa ridere) di cartapesta e ridicoli: Renzi, Salvini, Di Maio. Gente che fa carriera solo perchè obbediente, non perchè capace, preparata.
Fino a quando il popolo italiano non tornerà ad essere consapevole e responsabile del proprio destino non cambierà nulla. Tutto resterà uguale. Oggi la società civile italiana, un deserto di cultura, preparazione e intelligenza non puo' che produrre questi personaggi mediocri. Per costruire il futuro serve visione, coraggio, cultura. Ci vorranno se tutto va bene decenni. Nel frattempo il paese sarà distrutto.

Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...