Passa ai contenuti principali

I sindacati, uno degli ostacoli al cambiamento



Renzi vuole cacciare i furbetti del cartellino in 48 ore, ossia quegli impiegati pubblici che timbrano il cartellino (o lo fanno timbrare da altri) e poi magari non vanno a lavorare o fanno la spesa o altro in orario di ufficio. Proposta assolutamente condivisibile. Che fanno i sindacati anzichè appoggiare la cosa? Dicono che 48 ore sono troppo poche e che comunque le norme per cacciarli ci sono già. A parte che dubito molto della efficacia delle norme in vigore, questa volta la proposta del premier va appoggiata senza se e senza ma. Invece i sindacati parte organica di quella casta che da sempre occupa posizioni di potere ed è il vero freno al cambiamento del paese, mettono i bastoni tra le ruote. I sindacati sono stati uno dei migliori alleati dei tanti gattopardi che hanno fatto finta di cambiare l'Italia. Loro sono i primi a non volere introdurre istituti quali il reddito di cittadinanza e la indennità universale di disoccupazione, esistenti in tanti paesi europei. I sindacati vogliono difendere lo status quo, la cassa integrazione, la mobilità e tanti criticabili strumenti che creano un cronico e perverso assistenzialismo.  Ai sindacati va bene mantenere questi istituti, nei quali loro rappresentano e difendono, in teoria, gli interessi dei lavoratori. In realtà difendono la loro esistenza, i loro posti e soprattutto i loro privilegi: nessuna o ridottissime tasse sul cospicuo patrimonio immobiliare e nessun obbligo di presentare i bilanci. In questo caso hanno perso una ulteriore occasione per stare zitti. Avrebbero fatto una migliore figura.

Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...