Sono orgoglioso di essere un gufo e pure rompiscatole. In questi anni ho fatto insieme a tanta gente battaglie importanti e utili per il mio territorio, ho portato avanti proposte e lanciato iniziative in ambito culturale, politico, sociale. Ho fatto parte di un movimento politico con il quale sono venuto in contrasto anche per la mia intolleranza a certi compromessi e per la mia incapacità a recitare la parte del servo furbo o del lacchè di regime. La mia coscienza ne esce pulita anzi rafforzata. Esco a testa alta da questo periodo lungo e intenso nel quale molto mi sono speso ricevendo apparentemente poco o nulla a cambio. Ma le battaglie per la difesa di certi valori ed ideali non si misurano in dare e avere ma in quello che si è seminato e nell'eredità che si lascia. Io credo di aver seminato e di poter dire che lascio qualcosa. Nella vita nulla è eterno, nulla è per sempre. La vita si compone di fasi. Il gufo parlante lascia l'impronta di un grosso impegno civico che sicuramente scuoterà le coscienze. Io mi impegnerò ancora da libero cittadino quale sono e quale sempre sarò per liberare le menti troppe volte intorpidite e spesso apatiche. Cambierà solo un po' la prospettiva. Sono un cittadino del mondo. Ho forse creduto per un tempo che questo paese e questa classe politica si potessero cambiare. Ma ahimè questo è un paese circolare: tutto cambia affinchè nulla cambi. Meglio allora volgere lo sguardo oltre il proprio orticello e impegnarsi oltre i ristretti confini del proprio territorio senza comunque dimenticare mai le proprie origini. Buon lavoro a tutti.
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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