Rosa Capuozzo è stata come prevedibile espulsa dal M5S. Decisione a mio modesto parere ineccepibile. Un sindaco non puo' non denunciare un ricatto e le indebite pressioni ricevute, soprattutto se si tratta di un sindaco pentastellato, un movimento che fa della onestà e della trasparenza i sui vessilli. Rosa Capuozzo si è macchiata di un'altra grave responsabilità in quanto sindaco e pubblico ufficiale: aveva l'obbligo di segnalare alla autorità giudiziaria ogni reato di cui fosse a conoscenza. Non avendolo fatto si è macchiata a sua volta di un illecito penale. Infatti il magistrato inquirente Woodstock ha detto esplicitamente che la Capuozzo ha tenuto una condotta non lineare. Un eufemismo per dire che non ha denunciato un grave fatto di rilevanza penale. Ma anche Luigi Di Maio aveva un obbligo: se il sindaco gli spiegò il ricatto doveva anche lui, a maggior ragione in quanto vicepresidente della Camera, denunciare il fatto. Se non lo ha fatto si è reso colpevole di una grave colpa. E a questo punto non possono esserci due pesi e due misure....
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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