Apprendiamo dalla stampa che oggi verranno depositate le due liste che concorreranno per la nomina del nuovo cda di Veneto Banca. Una espressione dell'attuale cda, presieduto da Bolla, e l'altra espressione dei grandi soci, rappresentati nella associazione Per Veneto Banca, presieduta da Matteo Cavalcante a cui si è accodato Giovanni Schiavon, presidente della associazione azionisti veneto banca. Come già abbiamo avuto modo di dire non capiamo le ragioni per cui la BCE abbia imposto (a differenza di BPVi) di cambiare il cda già nella assemblea del 5 maggio e quindi prima della quotazione in borsa e del relativo aumento di capitale. Il nuovo cda espressione dell'uno o dell'altro gruppo rischia di durare in carica qualche mese, sostituito da uno nuovo espressione della nuova proprietà non appena la banca sarà quotata in borsa. Ma soprattutto non capiamo le ragioni che hanno condotto la cordata Cavalcante-Schiavon a presentare una lista. Dicono di rappresentare il 10-12% del capitale (cosa che non possiamo ad oggi verificare in quanto la visura camerale, da noi consultata, non indica ancora la lista dei maggiori soci , e non capiamo bene il perchè dopo quasi 4 mesi dalla trasformazione in spa) e dicono che presenteranno una lista con professionisti e figure di alto standing. Ci pare difficile trovare persone di alto livello per un ruolo che si prospetta a breve termine. Non era forse meglio attendere la quotazione? Se, come dicono, rappresentano il 10% del capitale anche dopo la quotazione avrebbero potuto comunque concorrere con una lista e fare eleggere almeno un rappresentante. Cosa si nasconde dietro a questa partita? Cosa vogliono Cavalcante e soci? Ma soprattutto cosa vuole l'ex magistrato Schiavon? Dice che la sua associazione rappresenta i piccoli soci. Ci sembra difficile che gli interessi dei piccoli soci convergano con quelli dei grandi.
Ma soprattutto perchè dovremmo votare una lista che ad oggi non ha presentato alcun piano per il rilancio della banca e che se tutto va bene (e se risulterà eletta) durerà in carica un battito di ali?
A meno che Cavalcante e soci non stiano trattando direttamente con la nuova cordata che assumerà da giugno il controllo della banca per imporre delle figure realmente di alto livello per il nuovo consiglio. Infine, last but not least, quanto sottoscriveranno del nuovo aumenti di capitale i soci della associazione "Per Veneto Banca"? Non credo abbiano grandi capacità finanziarie e quindi anche volendo sono in grado di influenzare in misura assai ridotta il nuovo corso di Veneto Banca. Perchè dunque tanta smania per presentare una lista? Forse banalmente per accaparrarsi qualche poltrona o forse per altri scopi? Noi saremmo presenti, in rappresentanza dei piccoli e piccolissimi soci della banca, alla assemblea del 5 maggio a Marghera e vorremmo avere delle chiare risposte. Ci sembra in ogni caso che tutto verrà promosso meno che l'interesse del piccolo socio. Ci pare il solito italico gioco di poltrone ed interessi di parte.
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