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Lettera all'on. Andrea Orlando ministro della Giustizia

ASSOCIAZIONE SOCI BANCHE POPOLARI VENETE

IL PRESIDENTE

Preg.mo On. Andrea Orlando
 Ministro di Grazia e Giustizia
Via Arenula 70
 ROMA


Oggetto - Richiesta di un potenziamento della Procura di Vicenza attraverso l’assegnazione di un adeguato numero di magstrati con  accertata competenza specifica e provata esperienza nel settore del credito.

Signor Ministro,
il 21 marzo scorso, il Consiglio Direttivo di questa associazione è stato ricevuto dal Procuratore della Repubblica di Vicenza, dottor Antonino Cappelleri al quale ha illustrato la profonda preoccupazione manifestata da tempo dagli azionisti aderenti a questa Associazione per l’andamento dell’inchiesta a carico dei responsabili della passata gestione della “Banca Popolare di Vicenza”.
Il Procuratore ha fatto presente che la lentezza nell’accertamento dei reati ipotizzati è dovuta alla notevole mole di lavoro da svolgere ed all’insufficiente disponibilità del personale giudiziario ed amministrativo del suo Ufficio, con l’inevitabile conseguenza che la durata dell’intero procedimento penale possa far pensare alla deludente prospettiva  della prescrizione dei reati.
Il Procuratore ha ribadito di aver chiesto da tempo alle competenti autorità distrettuali l’applicazione nella Procura di Vicenza di un altro magistrato, ma finora la stampa non ha dato notizia di risposte in merito.
In relazione a tali inconvenienti, negli ultimi giorni, gli azionisti della banca hanno manifestato al Consiglio Direttivo dell’Associazione pressanti e vivaci lamentele che si rivelano più che giustificate anche alla luce della consistenza numerica dei magistrati che operano negli uffici giudiziari del Veneto rapportata alla popolazione residente.
Nell’ambito della regione ci sono infatti 101 pubblici ministeri e 275 giudici, cioè 376 magistrati, ed anche se l’organico, che ne prevede 415, fosse al completo, stando ad esempio a quanto dichiarato recentemente il se­gre­ta­rio della sezione locale dell’Associazione Nazionale Magistrati, Gui­do Mar­zel­la, la quantità sarebbe comunque insufficiente. «La Ger­ma­nia, con 80 mi­lio­ni di abi­tan­ti – ha precisato facendo un significativo paragone - con­ta ogni an­no 4 mi­lio­ni di nuo­ve cau­se ci­vi­li lo stes­so nu­me­ro che si re­gi­stra in Ita­lia, do­ve sia­mo 60mi­lio­ni. In­som­ma, il no­stro è un po­po­lo mol­to li­ti­gio­so. Eb­be­ne, noi ab­bia­mo 8.500 ma­gi­stra­ti in ser­vi­zio men­tre in Ger­ma­nia so­no cir­ca 32mi­la. Il ri­sul­ta­to è che lì le cau­se du­ra­no un an­no, qui si pre­scri­vo­no».
La constatazione vale ovviamente anche per il settore penale e nel complesso ed a conti fatti, per rag­giun­ge­re il li­vel­lo della Germania, in Ve­ne­to dovrebbero esserci circa due­mi­la ma­gi­stra­ti.
Non meno scandaloso il confronto con altre regioni del Paese: in Veneto c’è in media un magistrato ogni 13.000 abitanti, con punte che arrivano a 18.000, mentre in Li­gu­ria ce ne è uno ogni 5.654 re­si­den­ti, uno ogni 5.148 in Basilicata e ad­di­rit­tu­ra uno ogni 5.136 in Molise.
«Il Veneto – ha dichiarato in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario il presidente della Corte d’appello di Venezia, Antonino Mazzeo Rinaldi - è ultimo nella classifica delle regioni per quanto riguarda il rapporto popolazione-giudici, in Procura generale a Venezia c’è una carenza del 30%, in alcune Procure dei nostri capoluoghi veneti si sfiora addirittura il 50%: il personale va in pensione e non viene sostituito» per cui «quasi il 70% dei procedimenti penali messi in moto dalle forze dell’ordine, con arresti o denunce, finisce in prescrizione, ovvero non si conclude con una sentenza di condanna o assoluzione a causa dei tempi eccessivi della giustizia italiana».
In questo contesto il fanalino di coda sembra spettare proprio alla provincia di Vicenza, dato che a fronte di quasi 900.000 residenti, ci sono pochissimi pubblici ministeri e soltanto 36 giudici, mentre in quella di Salerno, che conta soltanto 170.000 abitanti, di giudici ce ne sono 73: più del doppio.
Stando a questi dati concreti e alle citate valutazioni delle autorevoli fonti del sistema giudiziario locale, appare dunque chiaro che la scarsità numerica dei magistrati della Procura berica fa diventare molto consistente il rischio dellaprescrizione dei reati ipotizzati a carico dei responsabili della passata gestione della “Banca Popolare di Vicenza”.
Per tutti questi motivi, Le chiediamo di provvedere tempestivamente al potenziamento quantitativo e qualitativo della Procura di Vicenza attraverso l’assegnazione di un adeguato numero di magstrati in possesso di accertata competenza specifica e provata esperienza nel settore del credito.

 Prof. Enzo Guidotto 
presidente Associazione Soci Banche Popolari Venete

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