L'aumento di capitale di BPVi è stato sottoscritto solo per l'8% circa pari a 140 milioni di euro sui 1750 circa richiesti. Un vero flop. Neppure gli investitori istituzionali hanno creduto alle parole di un ormai non credibile amministratore delegato quale Iorio. A questo punto Atlante sottoscriverà l'inoptato pari al 92% circa. Mi auguro che faccia piazza pulita dell'attuale squalificato cda e faccia vera pulizia nei conti. I crediti deteriorati sono pari a 9 miliardi circa e quindi l'aumento di capitale andrà presto bruciato. Con buona pace di tutte le chiacchere dell'incredibile Iorio che spero venga al piu' presto dimissionato. Sarebbe stato meglio fin dal principio lanciare il fondo Atlante e mettere in sicurezza le due Popolari nostrane quotandole in un secondo tempo. Come da me suggerito. Si sono accorti tardi del disastro Renzi&c. Adesso serve subito svoltare pagina, ripartire, attivare i tavoli di conciliazione per i soci derubati e risanare la banca. Borsa o no questa banca oggi vale zero.
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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