Tra le tante idee e "riforme" del nostro giovane, brillante e "rottamatore" premier abbiamo sentito oggi una nuova proposta: creare il ministero per il Mezzogiorno. Di carrozzoni che non hanno saputo risolvere i problemi del sud ne abbiamo avuti fin troppi. Il problema è altro: definire come rilanciare il sud all'interno di un vero e proprio piano di rilancio per l'Italia. Che francamente non vediamo. Continuiamo invece a vedere accelerazioni su "riforme" del Senato e della legge elettorale, che è comunque incostituzionale anche nella nuova versione Italicum (Presidente Mattarella se ne ricordi nel momento in cui dovesse promulgarla: la corte di cui lei faceva parte ha giudicato incostituzionale il porcellum nella parte in cui non prevedeva le preferenze come la mettiamo con i capilista bloccati dell 'Italicum?). Mr Renzi perchè non comincia a parlare di rilancio del paese passando da uno dei grandi settori, che pesa per ben il 12% del pil, e cioè il turismo? Serve una riforma dell'intero settore passando per la creazione di un vero e proprio ministero del Turismo, che oggi invece ha solo competenze residuali rispetto alle regioni e da un piano organico per il settore. L'Italia con uno dei maggiori patrimoni culturali al mondo, non puo' permettersi di essere solo al quinto posto come numero di presenze turistiche ( 46 milioni di visitatori all'anno ma la Spagna, 56 milioni e la Francia, 80, ci battono alla grande come mai?) Servono anche una serie di misure fiscali a favore del settore per abbassare le tariffe e una migliore promozione a livello turistico del brand Italia. Renzi invece di parlare di grandi (e inutili) opere inizi a parlare di turismo e rilancio e salvaguardia del territorio. Altrimenti a lui regaleremo una bella zappa....
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
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