Passa ai contenuti principali

Il nipotino prediletto dello zio Sam


Gli americani hanno sempre considerato l'Italia soprattutto per la posizione strategica sul Mediterraneo e per le basi militari che hanno piazzato sul nostro suolo. Lo zio Sam per il resto ci considera poco, anzi non siamo fra i paesi importanti nell'agenda di Obama. Il nipotino Matteo (Renzi) ha fatto visita allo zio qualche mese fa, visitando la Silicon Valley e rendendo omaggio alla potenza americana, assicurando che l'Italia farà i compiti a casa. Agli americani importa solo che in Italia non scoppino casini come in Grecia e che le loro basi siano protette. Quando abbiamo provato a ribellarci (vedi base Dal Molin di Vicenza) non ci hanno fatto caso. A loro sta benissimo un premier come Renzi, uno fedele alla linea, che non mette in discussione lo status quo. Quando ci sono stati venti di rivolta i maligni dicono che lo zio Sam ha avallato la scelta di creare un movimento di (apparente) rivolta, pur che questo sedasse la piazza. Sarà vero? Nessuno lo sa di preciso. Con Berlusconi lo spread, manipolato dai poteri finanziari forti, era arrivato a 600 punti base. Oggi che nulla di fatto è cambiato sul piano interno e economico, Fitch ci dice che il bilancio è a posto, anche se la crescita resta deboluccia. A riprova che le agenzie di rating andrebbero tutte chiuse. Usano a loro piacimento i rating per far fuori i governi e manipolare i paesi. L'Italia è il vero malato d'Europa (non la piccola, insignificante Grecia) ma toccare certi equilibri sarebbe deleterio. Meglio quindi mettere un Renzi al potere, fargli fare quattro finte riforme e lasciare tutto come è. Con la complicità di un popolo assuefatto da anni ad una finta opposizione interna. In realtà comandano sempre gli stessi, con il placet dello zio Sam appunto. Temo che non ne verremo fuori se non tra anni con le ossa rotte. Ma in tanti credo non staremo piu' qui a osservare il lento ma inesorabile crollo di un paese vittima e complice dei propri vizi.

Commenti

Post popolari in questo blog

De Luca impresentabile: chi lo ha eletto cosa è?

La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica   la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che   De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non  si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico?  De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,