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Una legge elettorale che premi il territorio

La nuova legge elettorale, ribattezzata Italicum, non introduce quei cambiamenti richiesti dalla Corte Costituzionale in tema di preferenze, mantenendo una quota consistente di eletti nominati, almeno il 50% ma forse anche di piu'. Il metodo migliore per favorire la elezione di rappresentanti del territorio è, a mio avviso, quello di tornare a piccoli collegi uninominali, come già prevedeva il sistema per la elezione del Senato. Abolito per introdurre il cosiddetto porcellum. Perchè non introdurre 615 piccoli collegi, quanti sono i deputati da eleggere, nei quali vince il migliore e i cittadini scelgono in liste composte da solo un candidato per partito (detto, appunto, uninominale). I piccoli collegi favorirebbero l'abbassamento dei costi per la campagna, rendendo possibile la candidatura anche di chi non possiede rilevanti finanziamenti, togliendo allo stesso tempo alle segreterie dei partiti la possibilità di nominare candidati fedeli alla linea. Avremmo finalmente dei candidati espressione del territorio e non della casta. Ma forse è chiedere troppo. Anche in questo si dimostra la mancanza di interesse del sistema Pd-Pdl a introdurre delle vere riforme, non delle gattopardesche e puramente cosmetiche trasformazioni.

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