Giungono notizie confuse dalla laguna veneziana per quanto riguarda il M5S. Da dicembre risultava congelato dallo"staff" del M5S il processo per definire il candidato sindaco dei pentastellati. Poi sembrava che la cosa si fosse sbloccata e fosse stato dato il via libera a Davide Scano, risultato vincitore delle primarie a Venezia davanti agli altri candidati Elena La Rocca e Riccardo Di Martis. Pare infine che il secondo meetup della zona veneziana, quello di Mestre Terraferma, che fa capo a Renato Basato, uomo vicino a Luciano Claut, assessore all'urbanistica a Mira e uno degli uomini forti di Casaleggio in Veneto, voglia presentare un proprio candidato. Insomma come da copione per i grillini, si profila l'ennesimo pasticcio, simile ad altri casi già presentatesi in regione come quelli di Rossano Veneto, nel 2013, e di Bassano nel 2014. Davide Casaleggio avrebbe affermato che lo "staff" non si intromette in questioni locali e che i gruppi locali se la devono vedere tra di loro. Il rischio concreto è che si presentino due liste a Venezia, che chiedono entrambe la certificazione allo"staff". A chi darà ragione il mitico"staff"? A Scano, che rappresenta lo storico meetup di Venezia Città o al secondo candidato che rappresenta il meetup di Claut &c? Claut pretende che il candidato sindaco venga scelto dalla assemblea provinciale (organo che non esiste nel M5S secondo il non -statuto) in quanto il sindaco di Venezia (e quindi anche il candidato sindaco) è metropolitano e deve essere, secondo questa versione, espressione di tutta la provincia non della sola città di Venezia. Di piu' Claut quando scrive ai consiglieri comunali e attivisti della provincia si definisce "referente metropolitano". Non mi risulta sia stato eletto da qualcuno a simile ruolo, non contemplato peraltro dal M5S. Di certo ne vedremo delle belle se verranno presentate due liste per la certificazione. A quel punto sospettiamo che lo "staff"prenderebbe la decisione di certificare la lista vicina al "referente metropolitano"contribuendo a sfasciare definitivamente il gruppo di Venezia, uno dei pochi ancora attivi e funzionanti meetup a 5 Stelle veneti.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
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