Lo scandalo che ha travolto la Fifa, dimostrando al mondo, ove ve ne fosse bisogno, quanto marcio è il mondo del calcio, pone in evidenza un fatto che frequentemente si ripete: la totale mancanza di ritegno dei potenti. Blatter, capo dal 1998 della Fifa, è evidentemente dentro fino al collo nel sistema delle mazzette del calcio, sul quale stanno indagando con tanta forza le autorità americane, svelando un sistema marcio da decenni. Blatter dovrebbe avere la decenza di farsi da parte ma, siccome come tanti potenti la unica cosa a cui è interessato è la sua "cadrega" e il sistema di potere ad esso collegato, non se ne vuole andare. Ritiene di essere al di sopra e al di fuori di ogni indagine, si ritiene un intoccabile. Vuol dire che gli troveremo un posto nel parlamento italiano se dovesse essere, come mi auguro, sbattuto fuori a calci in culo dal governo della Fifa. Le elezioni per il nuovo presidente si tengono domani e se questa istituzione fosse in mano a delle persone decenti avrebbe quantomeno rinviato, per evidenti ragioni di opportunità, la votazione. Invece no il buon Blatter non si vuole piegare e continua appoggiato dai suoi sgherri (probabilmente i corrotti rappresentanti del calcio del terzo mondo della Fifa che ne hanno autorizzato le scorribande in questi anni) a voler correre incurante di tutto e tutti. E' diventato ormai l'emblema, a sua insaputa, di un potere corrotto e riprovevole che non vuole togliere il disturbo. In realtà è solo la punta dell'iceberg di un sistema mondiale amorale in mano a pochi che va eliminato con le buone o con le cattive, se vogliamo garantire un futuro a noi e ai nostri figli. Questa gentaglia ha ormai perso il contatto con la realtà e ci condurrà al disastro. Fermiamola prima che sia troppo tardi. #blatterfuroidallepalle
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
Commenti
Posta un commento