Leggo nella stampa nazionale dell'ennesimo scandalo scoppiato alle spalle dei migranti. Il Corriere della Sera titola oggi a pagina 19: "I soldi per i profughi finivano sui conti correnti intestati alla Caritas". Una onlus, dal nome "Un'ala di riserva"con base in Campania avrebbe intascato milioni sui buoni e sui fondi che vengono concessi ai migranti che arrivano in Italia e vengono ospitati nei centri di accoglienza. Fin qui grave ma di scandali così ne abbiamo già visti. la cosa peggiore è che un sacerdote, don Vincenzo Federico (foto sopra) responsabile della Caritas di Teggiano-Policastro(Salerno) sarebbe coinvolto. Il prelato si sarebbe infatti appropriato di 109.000 euro destinati ai migranti. Nel dettaglio don Vincenzo è accusato di essersi appropriato di 44.000 "pocket money". Se la cosa fosse vera sarebbe di una gravità inaudita e papa Francesco dovrebbe intervenire con la forza e il carisma che gli sono propri. Dopo gli ormai innumerevoli scandali dei preti pedofili adesso anche il prete che sfrutta il dramma di poveri migranti. La chiesa non sembra indenne dal diffuso malaffare di una società ormai moralmente ed eticamente marcia. Una società in cui tutto è immolato al dio denaro e al piacere epicureo. Una società senza alcuna visione di futuro e priva di valori in cui impazza uno sfrenato individualismo. Una centrifuga impazzita che prima o poi salterà per aria facendo danni incalcolabili. Papa Francesco fai ordine ed elimina il marcio che corrode la chiesa romana.
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
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