I risultati delle elezioni amministrative in Spagna confermano la avanzata di Podemos e Ciudadanos due partiti giovani nati dalla protesta, dalle piazze degli indignados (soprattutto il primo), dal no al bipartitismo corrotto PP-Psoe che ha retto la Spagna dall'avvento della democrazia nel 1975. Un paese giovane provato da una grave crisi economica dalla quale sta uscendo e che tenta la via dei movimento popolari e cittadini per dire basta alle sciagurate politiche di austerità e tagli del governo Rajoy (Partido Popular). A Barcellona, seconda città spagnola, ha vinto addirittura la giovane attivista Colau che fa parte di una ampia coalizione con alla testa Podemos, a Madrid Carmen Carmena potrebbe diventare sindaco con l'appoggio dei socialisti. Il PP ha perso ovunque la maggioranza delle regioni e dovrà creare governi di coalizione. A novembre in Spagna si voterà per le elezioni politiche e si preannunciano grandi cambiamenti dopo quelli avvenuti in Grecia a gennaio. E' ora che i paesi cambino governi e sistemi di gestione della politica. E da noi accadrà qualcosa? O dovremmo continuare a rassegnarci ai grillini che aspirano al massimo ad entrare in qualche consiglio regionale facendo una sterile e irrilevante opposizione? Non riusciremo a vedere anche da noi qualche reale cambiamento, la nascita di una vera sinistra di governo a livello locale e nazionale? E' tempo che anche in Italia i vari Vendola, Ferrero si facciano finalmente da parte. Sono reperti di archeologia politica che fanno finta di opporsi a Renzi o al piu' propongono ricette ormai superate. W la Spagna, w il nuovo, abbasso gli italici gattopardi.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
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