Ringrazio la candidata della lista L'Altro Veneto-Ora Possiamo Di Lucia Coletti per la solidarietà ricevuta dopo che il prefetto di Treviso ci ha impedito di utilizzare l'auditorium di Altivole per la presentazione del nostro libro Strade Morte. Non attendo certo la solidarietà della Moretti o di Zaia ma speravo che almeno Berti (M5S) avesse qualcosa da dire in merito. Invece un silenzio assordante non solo da parte sua, ma anche da parte dei candidati alle regionali del movimento, dei tanti consiglieri comunali e dei rappresentanti parlamentari. Capisco che io sono belzebu' per i pentastastellati veneti, un rompiscatole sempre in cerca di una vetrina, un incorreggibile e presuntuoso dissidente che continua a criticare la loro mancanza di democrazia, la loro assenza di idee e di proposte, il vuoto della loro politica ma credo che un fatto come quello accaduto in questi giorni dovrebbe spingere a guardare oltre, a pensare alla difesa di quei valori di democrazia, trasparenza e condivisione di cui i pentastellati si ritengono gli alfieri e i difensori piu' strenui. Il loro comportamento dimostra quanto invece siano ancora immaturi e incapaci di capire le reali esigenze del paese e della regione e quanto importanti siano le battaglie di civiltà per la difesa dei valori di democrazia e di tutela del territorio che stiamo portando avanti con il nostro libro. I grillini escano dal loro blog, ascoltino la gente, imparino umilmente dalle sconfitte, accettino le critiche e soprattutto abbiano il coraggio di prendersi le loro responsabilità, provando a diventare credibile forza di governo non solo di protesta. Dimostrino finalmente di essere uomini non solo caporali.
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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