Ringrazio la candidata della lista L'Altro Veneto-Ora Possiamo Di Lucia Coletti per la solidarietà ricevuta dopo che il prefetto di Treviso ci ha impedito di utilizzare l'auditorium di Altivole per la presentazione del nostro libro Strade Morte. Non attendo certo la solidarietà della Moretti o di Zaia ma speravo che almeno Berti (M5S) avesse qualcosa da dire in merito. Invece un silenzio assordante non solo da parte sua, ma anche da parte dei candidati alle regionali del movimento, dei tanti consiglieri comunali e dei rappresentanti parlamentari. Capisco che io sono belzebu' per i pentastastellati veneti, un rompiscatole sempre in cerca di una vetrina, un incorreggibile e presuntuoso dissidente che continua a criticare la loro mancanza di democrazia, la loro assenza di idee e di proposte, il vuoto della loro politica ma credo che un fatto come quello accaduto in questi giorni dovrebbe spingere a guardare oltre, a pensare alla difesa di quei valori di democrazia, trasparenza e condivisione di cui i pentastellati si ritengono gli alfieri e i difensori piu' strenui. Il loro comportamento dimostra quanto invece siano ancora immaturi e incapaci di capire le reali esigenze del paese e della regione e quanto importanti siano le battaglie di civiltà per la difesa dei valori di democrazia e di tutela del territorio che stiamo portando avanti con il nostro libro. I grillini escano dal loro blog, ascoltino la gente, imparino umilmente dalle sconfitte, accettino le critiche e soprattutto abbiano il coraggio di prendersi le loro responsabilità, provando a diventare credibile forza di governo non solo di protesta. Dimostrino finalmente di essere uomini non solo caporali.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
Commenti
Posta un commento