Oggi abbiamo ricevuto la mail di risposta da parte del prefetto di Treviso alla nostra protesta per la mancata autorizzazione all'utilizzo della sala da parte del sindaco leghista di Altivole (vedi qui il link con il testo della lettera di risposta alla nostra petizione). Il prefetto, in modo tardivo, dopo aver notato forse la reazione dei media, scarica il sindaco di Altivole, adducendo di aver dato solo un "consiglio" in merito alla presentazione del libro Strade Morte, che riteneva non opportuna, consigliando di procastinarne la data a dopo le elezioni regionali del 3,1 maggio. Il prefetto menziona poi il fatto che comunque non è materia di sua competenza autorizzare o meno la presentazione di un libro, che pur tratta temi delicati per la campagna elettorale. Tutto vero. Ma allora egregio signor prefetto non sarebbe stato meglio astenersi dal dare pareri al sindaco di Altivole, al quale, in modo maldestro, non pareva piu' che necessario, per ragioni di partito e di voti, rinviare la data di presentazione di Strade Morte a dopo il 31 maggio? In questo modo il sindaco di Altivole per nascondere ai cittadini, di cui pure dovrebbe essere il rappresentante, i problemi relativi alla Spv ha commesso un doppio e grave errore, che ne dimostra la arroganza e la ingenuità politica: vietare di dare parola a cittadini e comitati che intendono informare sui disastri economici e non prodotti da una opera mostruosa come la Spv ha innescato una enorme pubblicità al libro stesso, rivelando la pochezza di una politica che preferisce i divieti alla libera e legittima informazione. Un motivo in piu' per essere presenti e informarsi prima del voto il prossimo mercoledì 27 maggio a S. Vito di Altivole alla presentazione di Strade Morte. In barba ai divieti del sindaco e dei leghisti, presunti difensori del territorio. Vero Zaia?
Link alla lettera con la risposta del prefetto di Treviso
https://onedrive.live.com/edit.aspx?resid=1E8E7F83CE7D8EFD%21154&id=documents&app=WordPdf
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