La politica veneta ha raggiunto un pericoloso punto di inflesssione: senza proposte, senza veri leaders e forze politiche alternative e credibili al "sistema". Una politica degli affari interessata solo a procastinare l'apparato degli affari e il modello di sviluppo senza futuro. Non vedo nessun partito in grado di rappresentare le istanze che giungono dai territori e dalle imprese: non il mondo di plastica e false realtà rappresentato da ladylike Moretti, non il modello "pane e cemento" del governatore Zaia, non la inconsistente e irrilevante onestà del grillino Berti, non la furberia di Tosi. Non resta che andare al mare o ai monti #SALTOUNGIRO.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
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