La politica veneta ha raggiunto un pericoloso punto di inflesssione: senza proposte, senza veri leaders e forze politiche alternative e credibili al "sistema". Una politica degli affari interessata solo a procastinare l'apparato degli affari e il modello di sviluppo senza futuro. Non vedo nessun partito in grado di rappresentare le istanze che giungono dai territori e dalle imprese: non il mondo di plastica e false realtà rappresentato da ladylike Moretti, non il modello "pane e cemento" del governatore Zaia, non la inconsistente e irrilevante onestà del grillino Berti, non la furberia di Tosi. Non resta che andare al mare o ai monti #SALTOUNGIRO.
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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