La politica veneta ha raggiunto un pericoloso punto di inflesssione: senza proposte, senza veri leaders e forze politiche alternative e credibili al "sistema". Una politica degli affari interessata solo a procastinare l'apparato degli affari e il modello di sviluppo senza futuro. Non vedo nessun partito in grado di rappresentare le istanze che giungono dai territori e dalle imprese: non il mondo di plastica e false realtà rappresentato da ladylike Moretti, non il modello "pane e cemento" del governatore Zaia, non la inconsistente e irrilevante onestà del grillino Berti, non la furberia di Tosi. Non resta che andare al mare o ai monti #SALTOUNGIRO.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
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