La politica veneta ha raggiunto un pericoloso punto di inflesssione: senza proposte, senza veri leaders e forze politiche alternative e credibili al "sistema". Una politica degli affari interessata solo a procastinare l'apparato degli affari e il modello di sviluppo senza futuro. Non vedo nessun partito in grado di rappresentare le istanze che giungono dai territori e dalle imprese: non il mondo di plastica e false realtà rappresentato da ladylike Moretti, non il modello "pane e cemento" del governatore Zaia, non la inconsistente e irrilevante onestà del grillino Berti, non la furberia di Tosi. Non resta che andare al mare o ai monti #SALTOUNGIRO.
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
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