La premiata ditta M5S ha lanciato lo scorso fine settimana il referendum sulla abolizione dell'euro. Ennesima buffonata del duo Grillo & Casaleggio dato che chi firma non lo fa per dire si o no all'euro (cosa oltretutto non ammessa dalla nostra costituzione che non consente un referendum in tale ambito) ma solo per chiedere che venga depositata in parlamento dal M5S, una legge di iniziativa popolare in tal senso. Una volta raccolte le firme (minimo 500.000 ma il gran capo (comico) ha detto che ne vuole almeno il doppio) sarà il parlamento a decidere se approvare una legge che comunque non passerebbe il vaglio preventivo della Corte Costituzionale. Una raccolta firme sostanzialmente inutile. Il Beppe nazionale e Gianbi lo sanno benissimo ma, come in tante altre occasioni, hanno bisogno di uno strumento di distrazione di massa per far fare un po' di banchetti ai (pochi) militanti rimasti nel partito, ops, movimento. Magari rinsaldando lo spirito dopo le tante tensioni seguite alla espulsione di Artini e la Pinna. In Veneto poi si è aperta la partita della candidatura a sindaco del comune di Venezia, dopo che l'assessore mirese Claut (complice il fido scudiero D'Incà) è riuscito a bloccare le candidature del meetup di Venezia aprendo di fatto uno scontro fraticida tra Mira e Venezia, con conseguenze che potrebbero portare a non schierare alcuna lista M5s per le amministrative veneziane per non scontentare la fazione di Claut (appoggiato oltre che da D'Incà anche dal deputato di Spinea Cozzolino) o quella veneziana che fa capo a Scano (e al deputato Da Villa). Questione di tempo e la guerra ripartirà. Probabilmente dopo le regionali previste in 7 regioni italiane a maggio del 2015 ci sarà la resa dei conti definitiva tra le due anime del Movimento: talebani e ragionevoli. La prossima estate esisterà ancora il M5S?
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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