Il ministro Maurizio Lupi ha inaugurato un altro tratto della Valdastico Sud. In questa occasione è tornato ad insistere che la Valdastico Nord, il tratto da Piovene Rocchette a Besenello, si farà e che Trento dovrà adeguarsi. A parte che la provincia di Trento non deve adeguarsi a nulla perché è sua potestà dire no ad un'opera sostanzialmente dannosa. E comunque comincio ad essere stanco di sentire i soliti ennesimi ritornelli sulla necessità delle autostrade, sulla modernità di queste opere e via farneticando. Capisco che Lupi appartiene ad un mondo ormai passato e che la sua visione è improntata sul "progresso" rappresentato da strade, cemento e simili. Si arrenda alla evidenza: non è più così in conseguenza soprattutto del fatto che i volumi di traffico sono in calo (oggi e domani pure) e che le finanze pubbliche non consentono più di affrontare simili opere. Basta vedere quello che sta accadendo alla superstrada Brebemi (Brescia Bergamo Milano ) costretta a chiedere aiuto allo stato perchè il traffico è insufficiente a coprire i costi di gestione. E quello che accadrà alla Superstrada Pedemontana Veneta e altre follie autostradali nell'immaginario della banda Lupi & Co.
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
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