Dopo 52 anni i rapporti di reciproca ostilità tra USA e Cuba cambiano. I due paesi infatti intendono ristabilire piene relazioni diplomatiche e gli Stati Uniti rimuoveranno tutti gli ostacoli ai viaggi nell'isola e all'invio di denaro. Cadrà il muro de L'Avana 25 anni dopo quello di Berlino? Il regime comunista cubano è in una difficile situazione finanziaria, accentuatasi in queste ultime settimane con la caduta del prezzo del petrolio. Questo ha toccato duramente la economia del Venezuela, che aiuta Cuba massicciamente, attraverso l'invio di milioni di barili di crudo. Di fronte a questa situazione (e alla contemporanea crisi russa) non restava che ristabilire pieni rapporti con il "nemico capitalista" per evitare il completo collasso. Una apertura che certamente comporterà dei cambiamenti profondi nella società e nelle istituzioni cubane.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
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