Leggendo questo articolo sul El Pais ho avuto un sussulto. Anche in Spagna pare che i popolari vogliano proporre ai socialisti una grande coalizione. Esattamente come avviene già in Germania (e di fatto anche in Italia). Di fronte alla avanzata di Podemos (stimata al 23% ma ormai vicinissima al Psoe e al Partido Popular) i partiti tradizionali in grave calo di consensi stanno pensando a questo ulteriore mossa, la ultima pur di difendere il potere che essi rappresentano. I cittadini devono dire basta a questi partiti che di fatto ormai sono solo dei comitati di affari che servono a difendere gli interessi di gruppi finanziari, grandi gruppi industriali e lobbies varie. Le grandi coalizioni sono solo l'ultima e disperata mossa per salvare determinati gruppi di potere e portare avanti le ben note misure sociali tanto care alla Merkel e alla ottusa burocrazia europea, spaventata dalla avanzata di partiti che invece rappresentano gli interessi dei cittadini e delle piccole e medie imprese. I partiti tradizionali si adeguino o spariranno non sarà certo con le grandi coalizioni che salveranno le economie dei paesi in crisi. I grandi gruppi e le lobby varie sono così ottuse da pensare di poter sopravvivere se distruggeranno la classe media nonché la piccola e media impresa?
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
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