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Tagli per tutti meno che per i militari

La legge di stabilità ha tagliato risorse per le regioni (quattro miliardi), ha aumentato le tasse per le partite iva (aumento aliquote contributive e del prelivo in acconto dell'irpef), ha introdotto un salasso per chi utilizza il pellet per riscaldarsi ( iva dal 10 al 22%) e dulcis in fundo ha mantenuto la clausola di salvaguardia per cui se i conti pubblicihe non saranno in linea con i criteri imposti dalla Unione Europea l'iva salirà a partire dal 2016 fino a raggiungere gradualmente il 25,5%, uccidendo di fatto i consumi. Una legge di stabilità che ha introdotto, nonostante le promesse contrarie, nuove gabelle Un settore viene magicamente risparmiato dai tagli: la difesa, il cui budget previsto è di 18 miliardi per il 2015 (stessa cifra del 2014) con 5 miliardi per nuovi armamenti. In pratica la difesa costa circa 300 euro all'anno a ogni cittadino. Una cifra che si potrebbe molto piu' utilmente investire nella salvaguardia e tutela del nostro territorio e nella prevenzione da eventuali nuovi disastri idrogeologici. Ma si sa il governo Renzi non è nato per cambiare il paese ma solo per, continuare gattopardescamente, a fare quello che si è fatto negli ultimi trenta anni. Nulla di nuovo ahimè sotto il sole.

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