Non ho parole per commentare un bellissimo articolo apparso oggi su Il Fatto Quotidiano. Fa inorridire che chi si definisce come "il paese che porta la democrazia", utilizzi metodi brutali e orrendi di tortura, tipici più che di un Paese libero di un paese totalitario. Chi ha praticato queste torture certamente ha avuto la copertura politica ai più alti livelli e la cosa grave è che nessuno sarà sanzionato per quanto commesso. Dove è l'Onu? Non sarebbe il caso di istituire un tribunale per i crimini commessi dalla Cia nei campi di prigionia di Guantanamo e in giro per il mondo?
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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