Grillo ha lanciato sul suo blog il nuovo regolamento a 5 Stelle che prevede la creazione del comitato per i ricorsi contro le espulsioni, la certificazione da parte di un ente terzo del voto on-line e altre regole per disciplinare il voto. Secondo Di Maio "un gesto rivoluzionario" secondo i critici invece "l'ennesimo gesto autoritario del leader". Io appoggio la seconda versione: il M5s, obbligato per legge a farlo, si sta dotando di tutti gli strumenti tipici di un partito: direttorio, comitato contro le espulsioni (composto da tre membri, due scelti dalla base on-line e il terzo scelto dal direttivo della associazione 5 Stelle, formato da Grillo, suo nipote-avvocato ed il suo commercialista).
Il cerchio magico prima occulto sta diventando palese. I cinque membri del direttorio sono tutti fedelissimi (Di Maio, Di Battista, Ruocco, Scibilia, Fico) e anche la rosa dei cinque tra cui scegliere i due componenti del comitato per i ricorsi: Lombardi, prima capogruppo a Montecitorio ricordata piu' per la sue gaffes sugli scontrini e la sua accidosa antipatia che per altro, il piemontese Bono, Nuti, l'ex candidato governatore e ora consigliere regionale all'Ars Cancellieri e, dulcis in fundo, l'eurodeputato Borrelli, da sempre amico dei capi a 5 Stelle. Tutta gente che segue pedissequamente gli ordini e i voleri di Grillo e Casaleggio. Con questo regolamento viene buttato nella pattumiera il non-statuto, si mette nero su bianco che Grillo ha l'ultima parole sulle nomine e si trasforma definitivamente il M5S in partito.
I dissidenti sono scontenti ma questo ai capi importa poco o nulla. Un metodo per fare accomodare alla porta un po' di malpancisti e fare pulizia. Quasi quasi anche io mi appello al comitato contro le espulsioni, magari già stasera scrivo a Borrelli (scommetteteci che verrà scelto) per chiedere la riammissione. Anzi no perchè comunque non mi interessa essere riammesso in un partito allo sbando, senza credibilità, i cui capi, capetti e associati non godono in grandissima parte nè della mia stima nè rappresentano le mie idee e i miei valori. Loro sono solo dei politicanti di quart'ordine interessati a farsi i loro comodi e a imporre il loro "democratico" punto di vista. Gente senza futuro nè rilevanza.
Oggi è definitivamente morto il Movimento 5 Stelle.Il prof Becchi, a lungo considerato l'ideologo del M5S, elenca con precisione i motivi per cui i meccanismi introdotti dal regolamento non rispondono in alcun modo alla logica della democrazia diretta, che ha costituito il senso del movimento. Buon Natale a tutti.
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