Dopo avere annunciato un mio viaggio nelle idee, che diverrà fra qualche mese, imprevisti permettendo, un libro col sapore del work in progress, ho deciso di procedere con un approccio simile anche col mondo delle imprese locali, specie quelle piccole. Il mio intento, senza libri ma con l'impegno di pubblicare queste storie sul mio blog, è quello di fare visita anche ai nostri artigiani, ai nostri commercianti. Vorrei provare a sentire il polso di chi crea ricchezza per il nostro territorio e lo fa senza retorica e senza intrecci strani con quei settori della politica e della grande imprenditorìa che hanno ridotto il Veneto allo stadio in cui si trova. Chi sopporta burocrazia, carichi fiscali disumani, crisi, distanza dalle istituzioni, va ascoltato. Voglio capire se c'è ancora spazio per una comunità in cui il valore sociale dell'impresa sia ancora tale o se noi veneti siamo destinati a squagliarci in una informe somma di bassi egoismi.
La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico? De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima
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