Due giorni fa
ho letto sul Corriere della Sera che i soldi per la «Cassa integrazione» stanno per finire. Oggi sempre sul Corriere leggo delle preoccupazioni
della Bce sul pil italiano. Sono due notizie che mi spaventano due volte. Una da italiano e una da Veneto vista la vocazione manifatturiera in una regione come la nostra che da tempo sente i morsi della crisi. Mi aspetterei a questo punto un grido d'allarme, quanto meno dalla politca locale. E invece nulla. Poi apprendo che domani l'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, più o meno mia concittadina, con tutto questo popo' di disgrazie all'orizzonte va a farsi un pezzo di campagna elettorale (sempre che le sarà possibile ricandidarsi) andando ad inaugurare
un outlet in provincia di Vicenza. Ma dico stiamo scherzando? Siamo fuori di testa? A questo punto mi aspetterei che la Donazzan sia coperta di contumelie da un movimento, i Cinque Stelle, che a dire di sé medesimo, è l'unica vera forza di opposizione. Opposizione al cervello e agli attributi, verrebbe da dire visto che i grillini, risultano non pervenuti. Come il QI di troppi attivisti, pronti a sbranarsi su Facebook per la più piccola imbecillità, ma prontissimi a non accorgersi dei problemi veri. Pochi giorni fa, per quel poco che posso
ho organizzato un incontro per sensibilizzare un pochino l'opinione pubblica. A Bassano l'opinione pubblica
è stata informata a dovere. Ma la Donazzan non c'era.
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