Alessandro Di Battista, uno dei volti più noti del M5S affida alle colonne de Il Fatto un lungo sfogo. Ora se "il cittadino onorevole" non si sente più a suo agio tra i banchi di Montecitorio, ma preferisce tornare a battere le strade e stare come un qualsiasi cittadino tra la gente, sia coerente. Si dimetta subito. Perchè attendere il 2018? Onorevole Di Battista, non faccia insorgere il dubbio che non si dimette per difendere, pure lei, il sudato emolumento. Lo faccia e dimostri coerenza verso sé stesso, verso i suoi elettori e fan. Non rimpiangeremo il Che Guevara de noiantri.
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...
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