Alessandro Di Battista, uno dei volti più noti del M5S affida alle colonne de Il Fatto un lungo sfogo. Ora se "il cittadino onorevole" non si sente più a suo agio tra i banchi di Montecitorio, ma preferisce tornare a battere le strade e stare come un qualsiasi cittadino tra la gente, sia coerente. Si dimetta subito. Perchè attendere il 2018? Onorevole Di Battista, non faccia insorgere il dubbio che non si dimette per difendere, pure lei, il sudato emolumento. Lo faccia e dimostri coerenza verso sé stesso, verso i suoi elettori e fan. Non rimpiangeremo il Che Guevara de noiantri.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
Commenti
Posta un commento