
«Prima che la Russia modificasse la carta geografica dell'Ucraina, gli Stati Uniti avevano già modificato la carta geopolitica europea allargando la Nato sino a comprendere quasi tutti i Paesi che erano stati membri del Patto di Varsavia». È questo uno dei passaggi salienti di un breve intervento di Sergio Romano sul Corsera di ieri a pagina 49. In quella pagina l'ex ambasciatore italiano a Mosca risponde ad un lettore che gli pone alcuni quesiti sulla situazione al confine tra Russia ed Ucraina. Una prospettiva che Romano amplia che la Nato non è una organizzazione per la sicurezza collettiva dell'intero continente europeo, bensì una alleanza politico-militare, quindi creata per fare fronte a un potenziale nemico. «Era davvero difficile - si chiede l'autore - prevedere quali sarebbero state le reazioni della Russia di fronte a questa progressiva estensione di una organizzazione nata durante la Guerra fredda?».
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