Oggi ho ricevuto dall'amico Ennio Cunial una lettera aperta scritta di suo pugno. Una lettera scritta di getto senza badare troppo alla forma ma nella quale ancora una volta si sostanziano dubbi pesanti sull'operato di alcuni esponenti di spicco del M5S Veneto. Nella missiva di Ennio si punta così l'indice sulla ambiguità del senatore Enrico Cappelletti, sullo sfuggente quanto arrogante comportamento dell' «organizer del meetup provinciale vicentino» Simone Contro, che fra le altre è consigliere comunale a Sandrigo nel Vicentino. In quella lettera però si punta decisamente l'indice anche contro Valente Chieregato uno dei candidati del M5S in vista delle regionali del prossimo anno. Cunial nel suo messaggio spiega di avere ricevuto da Chieregato e da altri quattro «energumenti» diverse minacce durante una trasmissione di Rete Veneta, probabilmente perché i cinque non condividevano le critiche dello stesso Cunial al M5S. Non aggiungo altro lasciando ai lettori ogni commento.
La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico? De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima
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