Oggi ho ricevuto dall'amico Ennio Cunial una lettera aperta scritta di suo pugno. Una lettera scritta di getto senza badare troppo alla forma ma nella quale ancora una volta si sostanziano dubbi pesanti sull'operato di alcuni esponenti di spicco del M5S Veneto. Nella missiva di Ennio si punta così l'indice sulla ambiguità del senatore Enrico Cappelletti, sullo sfuggente quanto arrogante comportamento dell' «organizer del meetup provinciale vicentino» Simone Contro, che fra le altre è consigliere comunale a Sandrigo nel Vicentino. In quella lettera però si punta decisamente l'indice anche contro Valente Chieregato uno dei candidati del M5S in vista delle regionali del prossimo anno. Cunial nel suo messaggio spiega di avere ricevuto da Chieregato e da altri quattro «energumenti» diverse minacce durante una trasmissione di Rete Veneta, probabilmente perché i cinque non condividevano le critiche dello stesso Cunial al M5S. Non aggiungo altro lasciando ai lettori ogni commento.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
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