Passa ai contenuti principali

Ci avevo visto giusto

A settembre sono stato espulso dal Movimento 5 Stelle, come penso molti già sappiano.
Il solerte avvocato di Grillo e Casaleggio mi ha recapitato una letterina nella quale si diffidava il sottoscritto dall'utilizzo del logo M5s. Pochi giorni dopo con un clic qualcuno, senza avermi fatto pervenire alcuna "accusa" o rilievo, mi ha rimosso dal portale nazionale del M5s. Senza motivazione,senza un giusto processo,senza accusa. Cosi' con un clic mi ha tolto di mezzo, accomunato in questo destino a molti altri attivisti critici verso M5s e la sua deriva autoritaria e autoreferenziale. Perchè mi hanno espulso? Da tempo ero critico verso quello che' diventato, a tutti gli effetti, un partito della peggior specie con una corte dei miracoli, delle regole ferree e la totale assenza di democrazia e dialettica interna. Ho lavato i panni sporchi in pubblico certo e lo ho detto anche ai media, rilasciando dichiarazioni e interviste su questo, esternando tutto il mio (e non solo) malcontento verso quello che e',oggi,sotto gli occhi di tutti: un partito in caduta libera che ha tradito gli elettori, destinato a perdere ancora consensi, senza un programma e una leadership credibile. D'altronde, interpellati piu' volte, i rappresentanti istituzionali si sono sempre sottratti al confronto con me e con il mio gruppo (vero cittadino senatore Cappelletti e cittadino-deputato D'Incà ?) Purtroppo la complicità di tanti attivisti e rappresentanti istituzionali ha portato a questa situazione. Faccio  un appello a tutti quelli che ancora credono nei valori e negli ideali che ci hanno portato, disinteressatamente, a credere nel grande progetto che vide la luce a Woodstock nel 2010:  mollate Grillo e Casaleggio oppure morirete (politicamente parlando) con loro. Esiste una parte sana del M5s salvatela e portate avanti quelle istanze di tanti cittadini che chiedono un cambiamento. M5s e' nato per questo, non buttate tutto alle ortiche per difendere meschini e piccoli interessi personali. Abbiate coraggio! Io ci avevo visto giusto e per questo sono stato espulso. E di questo me ne vanto. Perche' nessuno potrà accusarmi (come invece i miei detrattori hanno fatto dentro al M5s ) di opportunismo e carrierismo. Le idee e la coerenza valgono piu' di tutto.

Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...