Con la condanna definitiva del poliziotto Ezio Zernar, accusato di aver manomesso alcune prove nell'ambito del processo Unabomber, si chiude, solo in parte, una brutta pagina della storia della giustizia nel Veneto. Ora al di là della questione processuale, rimane un fatto. Magistratura e forze dell'ordine in tanti anni non sono mai state in grado di identificare e punire il colpevole. O i colpevoli. Perché? Si tratta di circostanze che preoccupano. E che danno inevitabilmente la stura a chi, correttamente o meno non saprei, vede in quegli attentati disumani la mano destabilizzatrice del terrorismo degli apparati deviati dello Stato. Il tutto mentre non si ridimensionano i patimenti di Elvo Zornitta, l'ingegnere inizialmente accusato dagli inquirenti che si era sempre professato innocente e che da anni era uscito senza macchia dal procedimento a suo carico.
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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