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Sua vacuità Alessandra I: lo specchio del nulla



Recentemente ho letto su Vicenzapiu.com un intervento di Giorgio Langella il quale ha commentato salacemnete un servizio al limite dell'agiografia (o della comicità involontaria) che Il Corriere del Veneto ha dedicato ad Alessandra Moretti, candidata governatore in pectore per il Pd alle elezioni regionali. Tanto che la riflessione nasce spontanea. La Moretti è il tipico prodotto di marketing politico attuale: zero contenuti, solo immagine e gossip. Il che è la spia di una situazione nella quale l'intelligenza, la competenza, le proposte sono relegate all'angolo. Basti pensare alla sua carriera politica improntata al salto della quaglia. La gente se ne rende conto o no? La Moretti non ha una sola proposta seria per il nostro territorio. È vuota di tutto. E in più, aggiungo, visto che viviamo in una regione pseudocattolica e che la europarlamentare pontifica qui e là di valori della famiglia, ricordo che è una donna separata che ha lasciato i due figli piccoli al marito. Può una così aspirare a essere presidente della nostra regione? Dietro di lei però si celano lobby e gruppi che intendono continuare a gestire, come sempre, affari, spartizioni, lottizazzioni, speculazioni immobiliari e non e magari le solite grandi opere. Gente che non pensa affatto al benessere del nostro territorio, ma a quello solo ed esclusivo dei propri interessi. Ad ogni modo, sull'approccio morbido di certi giornalisti ci sarebbe molto da dire. E che la Moretti riesca a reggere il confronto con una controparte seria lo dimostra lo scontro che «Ale» ha avuto in Tv con Andrea Scanzi de Il Fatto. Match nel quale «Ale» è stata decisamente polverizzata. Ha ragione Piero Angela quando dice che ci siamo assuefatti al degrado e alla crisi.

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