Passa ai contenuti principali

Astensionisti e indecisi? In Italia sono il primo partito



Recentemente sul portale de Il Fatto è stato menzionato un approfondito sondaggio sulle intenzioni di voto. Oltre alla crescita della Lega, con un Salvini molto astuto nel fare dimenticare "il Trota, Belsito e soci" noto l'impressionante dato riferito alla percentuale degli astenuti, degli indecisi e delle schede bianche: sommati fanno quasi il 60%. La maggioranza degli italiani non sa per chi votare. Si tratta di un dato che dovrebbe fare riflettere gli italiani e quanti (e sono tanti) considerano non attraente la attuale offerta politica. Sono sicuro che a medio termine ci siano le condizioni per la nascita di un nuovo soggetto politico. Sui modi e sui tempi nessuno si può sbilanciare, ma credo fermamente che questo accadrà. Il nostro Paese ne ha assoluto bisogno. Guardando oltre frontiera mi pare estremamente interessante quello che sta accadendo in Spagna. Ora al di là della collocazione ideologica, un tempo si sarebbe detto così, sulla quale il dibattito è in corso e che ha fatto strizzare un po' l'occhio a sinistra a chi di sinistra non è, destano stupore e simpatia, le modalità scelte da Podemos per organizzare democraticamente il loro dispiegamento politico. Il tutto nasce chiaramente da una impronta seria, rigorosa e coerente che i fondatori hanno dato al movimento, il quale alle recenti elezioni europee ha sorpreso mezzo continente.Gli ultimi sondaggi in Spagna danno Podemos come la terza forza politica del paese al 23% vicinissimi ormai ai socialisti del Psoe e al Partito Popular dato al 26%.

Commenti

Post popolari in questo blog

De Luca impresentabile: chi lo ha eletto cosa è?

La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica   la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che   De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non  si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico?  De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,