La premiata ditta M5S ha lanciato lo scorso fine settimana il referendum sulla abolizione dell'euro. Ennesima buffonata del duo Grillo & Casaleggio dato che chi firma non lo fa per dire si o no all'euro (cosa oltretutto non ammessa dalla nostra costituzione che non consente un referendum in tale ambito) ma solo per chiedere che venga depositata in parlamento dal M5S, una legge di iniziativa popolare in tal senso. Una volta raccolte le firme (minimo 500.000 ma il gran capo (comico) ha detto che ne vuole almeno il doppio) sarà il parlamento a decidere se approvare una legge che comunque non passerebbe il vaglio preventivo della Corte Costituzionale. Una raccolta firme sostanzialmente inutile. Il Beppe nazionale e Gianbi lo sanno benissimo ma, come in tante altre occasioni, hanno bisogno di uno strumento di distrazione di massa per far fare un po' di banchetti ai (pochi) militanti rimasti nel partito, ops, movimento. Magari rinsaldando lo spirito dopo le tante tensioni seguite alla espulsione di Artini e la Pinna. In Veneto poi si è aperta la partita della candidatura a sindaco del comune di Venezia, dopo che l'assessore mirese Claut (complice il fido scudiero D'Incà) è riuscito a bloccare le candidature del meetup di Venezia aprendo di fatto uno scontro fraticida tra Mira e Venezia, con conseguenze che potrebbero portare a non schierare alcuna lista M5s per le amministrative veneziane per non scontentare la fazione di Claut (appoggiato oltre che da D'Incà anche dal deputato di Spinea Cozzolino) o quella veneziana che fa capo a Scano (e al deputato Da Villa). Questione di tempo e la guerra ripartirà. Probabilmente dopo le regionali previste in 7 regioni italiane a maggio del 2015 ci sarà la resa dei conti definitiva tra le due anime del Movimento: talebani e ragionevoli. La prossima estate esisterà ancora il M5S?
La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico? De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima
Commenti
Posta un commento